I Borbone: «Piemontesi bastardi!»

La verità rubata

Autore

Anno

Pagine

276

Caratteristiche

Brossura

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(5 recensioni dei clienti)

16,90

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I Borbone: «Piemontesi bastardi!»

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Nel Lager di Fenestrelle in Piemonte oltre 5000 soldati Borbonici vengono fucilati, molti altri vengono fatti morire di freddo e di stenti. Prima di essere fucilati i poveri militari, traditi dai loro stessi comandanti, gridavano “Bastardi Piemontesi-Italiani” ai loro aguzzini. Massimo d’Azeglio dice che mettersi con il Sud è come andare a letto con un cadavere lebbroso. “Africanissima Gente” diceva il Farini.

Il cugino del bandito Ciccone incontra il capitano spagnolo Pamplona e gli parla dell’oro con il quale gli Inglesi corrompevano i generali napoletani affinché facessero ritirare la loro truppa che avrebbe vinto con estrema facilità.

L’autore porta alla luce, in questo saggio-romanzo, innumerevoli realtà che coinvolgono gli interessi di Francia e Inghilterra. Come sarebbe stato bello per noi se la Storia fosse stata scritta anche dai vinti, e non solo dai vincitori. Avremmo potuto avere una visione globale di cose successe e nascoste nei secoli. I nostri figli avrebbero studiato la realtà da due punti di vista e nessuno forse avrebbe più il coraggio di schierarsi apertamente né dall’una né dall’altra parte. Cini, tramite le sue ricerche, ha avuto un’intuizione che svela attraverso la confessione e il ricordo di un ufficiale borbonico, un vinto appunto. Riesce a fare un’analisi quanto mai precisa di una serie di avvenimenti sconosciuti alla maggior parte degli Italiani.

Con questo libro si è voluto fare chiarezza e rivelare, finalmente, cosa può essere veramente successo nell’Italia Meridionale con lo sbarco dei Mille e cosa fosse stato tramato dalle più grandi Nazioni europee di quel periodo. Una verità che, nonostante le testimonianze e i documenti visibili ai più, rimane ancora completamente sconosciuta. Una rivelazione da suggerire come lettura per un pubblico attento e che vuole finalmente arrivare a essere a conoscenza della verità, purtroppo scomoda ma pur sempre una verità.

5 recensioni per I Borbone: «Piemontesi bastardi!»

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Basato su 5 recensioni
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  1. Martino Nazario Specchiulli (acquisto verificato)

    da non perdere.

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  2. Diego Giovinazzo (acquisto verificato)

    Ho apprezzato la forma narrativa, che si discosta dall’usuale impostazione di altri testi che trattano il periodo borbonico con l’intento di “rivelare” i fatti storici che sono ignorati dalla storiografia ufficiale. Valuto il testo un contributo a far emergere quella “verità che nonostante i documenti” degli archivi accessibili, continua ad essere negata negli insegnamenti scolastici.

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  3. Pier Luigi B. (acquisto verificato)

    L’interpretazione dei fatti che hanno portato all’unificazione é illuminante. La forma di romanzo storico non giova, la scrittura é eccessivamente barocca.

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  4. Salvatore (acquisto verificato)

    Lo sto ancora leggendo ma già posso dire che è un libro dalla lettura scorrevole e ricco di notizie storiche

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  5. Pierluigi (acquisto verificato)

    Lettura interessante e scorrevole

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