La letteratura e la cinematografia hanno più volte focalizzato l’attenzione sulla vita claustrale. I risultati sono stati per lo più deludenti per la superficialità degli approcci o per la scarsa conoscenza del mondo reale delle coscienze di quanti abbracciano la vita monastica. Luigi Manzatto ci svela invece dall’interno la complessità e spesso la dolorosa drammaticità delle scelte che segnano il cammino delle claustrazioni. Con l’autenticità di una ventennale esperienza diretta. Le tematiche affrontate sono inquietanti per ogni coscienza, credente e non, e sollecitano una risposta di matura consapevolezza: fino a che punto i ragazzi che entrano in seminario dopo la scuola elementare avvertono la libertà o non sono psicologicamente coartati nelle loro scelte successive? Il voto di castità, pronunciato da chi non ha mai avuto contatti con il sesso opposto, non può dare origine a situazioni scabrose o equivoche? E il celibato sacerdotale mantiene ancora il suo valore? Ed è un valore? Attraverso la tormentata confessione del protagonista e le confidenze di altri suoi confratelli, il lettore entra in un mondo piuttosto sconosciuto ai più ma affascinante, che lo coinvolge anche emotivamente, fornendogli tutti gli elementi per un suo personale giudizio. Scritto con uno stile agile ed essenziale, il libro si legge tutto d’un fiato, come un romanzo.
Innocenza rubata
Storie segrete di una monacazione
Anno | |
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Pagine | 208 |
Caratteristiche | Brossura |
Formato | |
ISBN | |
Autore |
15,90€
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