Eccoci qua, sì, sono di nuovo io, quella ironica dello scorso articolo… L’altra volta avevo pensato di fare una presentazione informale e generale, anche se qualche dettaglio è uscito fuori lo stesso.
In realtà quando si scrive di sé si inizia con “non so cosa dire” e “ammazza, quanto ho scritto!”, è sempre così, o almeno lo è per me, in molti casi.
Oggi voglio confessarvi un’altra caratteristica che mi riguarda e che magari possa farvi riflettere giusto un pochino…
Vi chiedo: cosa pensate della perfezione?
Vi immagino come gli studenti con cui mi sono ritrovata a dialogare in varie occasioni, per la presentazione del mio romanzo. Alcuni studenti rimanevano zitti e riflettevano; altri, quelli più “coraggiosi”, dicevano la loro.
È stato molto interessante e divertente allo stesso tempo, lo ammetto. Interessante perché trovo che sia sempre bello conoscere i pensieri altrui e confrontarsi con gli altri, piccoli o grandi che siano; divertente perché non sai mai quali siano le loro risposte e alcune, credetemi, lasciano piacevolmente sorpresi.
Ma torniamo al nostro argomento… dunque voi avete la (s)fortuna di non poter essere visti, ma sono sicura che qualche pensiero sorvola anche nella vostra mente… ah, dimenticavo! Potete sempre comunicarmelo, se volete, commentando qui sotto.
Dato che non c’è ancora nessuno, vi dico la mia, anche se dal titolo avete già capito la sintesi di quello che penso, ma in ogni caso vi scrivo tutto!
Io credo in una perfezione alquanto insolita, non in quella comune. Non sono impazzita, spero che la maggioranza di voi almeno non lo pensi, ma ognuno è libero di credere a ciò che vuole; la libertà è un diritto sacro, è bene ricordarlo e apprezzarlo!
Immaginate un mondo pieno di persone e cose unicamente perfette: non sarebbe troppo monotono? Un’altra cosa che non mi piace è l’avverbio “troppo”, richiesto, appunto, nella perfezione. Per essere perfetti si deduce che bisogna essere “troppo precisi”, “troppo belli”, “troppo bravi” e così via… fino a quando si tratta solo di cose positive ci può anche stare, ma essere troppo questo e troppo quello, no, davvero.
Allora, ho pensato di trovare una mia alternativa, visto che questa non mi garba più di tanto: a me piace essere perfettamente imperfetta; che poi qualcosa di perfetto c’è sempre, ma non c’è quel troppo di troppo. Sono unica e con tutti i pregi e difetti possibili. Quantomeno faccio parte di quella categoria che varia e che non è sempre monotona e stancante!
Beh, prima di iniziare a stancarvi e mandare a monte i miei propositi, vi do appuntamento alla prossima volta!
Sinceramente vostra,
sempre perfettamente imperfetta,