#8 LE PAROLE COME CILIEGIE! Per la serie “Cogito ergo … scrivo!”

Faccio parte, se bene o male lascerò giudicare a voi, di questa bella scuderia. E dico bella perché mi piace davvero questa casa editrice che, in un mondo di piagnistei, mostra la gioiosa voglia e l’orgoglio di esserci, di competere, di scegliere una linea editoriale di buon respiro.

Il mio incontro con essa, devo dire, è stato casuale, e non ricordo esattamente il motivo per cui scelsi di inviare il mio manoscritto a Salvo Bonfirraro. Certo è che mi piacque la sua risposta! Mi scrisse infatti che i miei racconti erano stati come le ciliegie e che, una volta iniziato a leggere il primo, li aveva terminati tutti senza interrompere la lettura. Il paragone con le ciliegie era accattivante, e così iniziammo questa vicenda.

Il libro uscì dopo poco con una bella copertina concordata tra noi e con il titolo Racconti da spiaggia. Volutamente dimesso, il titolo lasciava intatta per il lettore la sorpresa di trovarvi trattati argomenti molto seri e attuali, soprattutto i grandi temi degni di ogni tragedia dall’antichità ad oggi: l’amore e la solitudine.

Per raccontarvi chi sono, invece, occorrerebbe un altro libro perché la storia è lunga. Ve la narrerò a puntate come si usa in ogni serial televisivo.

Sono del 1936 e qualche annetto sulle spalle ce l’ho anche se non me li sento. Posso dirvi che sono nata già innamorata delle parole, quelle da leggere e quelle da scrivere. Ho ritrovato qualche tempo fa alcune storie che ho narrato all’età di dodici o tredici anni e ho sorriso della mia freschissima ingenuità; c’erano già in esse le tematiche che ancora oggi mi appartengono.

Ho scritto anche tante poesie dagli anni ’50 ad oggi, e debbo dire che molte di esse hanno avuto riconoscimenti e premi qua e là in Italia. Anzi, è stata proprio una poesia che scrissi seguendo l’emozione ricevuta nel vedere il pancione nel quale stata crescendo mia nipote ad aprirmi la strada della “notorietà”! Mio figlio, commosso, inviò lui stesso la poesia ad un concorso dove fu premiata. Scoprì anche che scrivevo, scrivevo, scrivevo senza dire niente a nessuno. Tenevo i miei lavori nel cassetto, ma non erano sogni nel cassetto! Erano sogni e basta.

Ora spero di pubblicare il mio terzo romanzo, e spero di pubblicarlo con questa casa editrice. È un bel romanzo, tosto e dolce al tempo stesso. Anche qui tratto il tema dell’amore raccontando un’appassionante storia, ma scrivo anche a proposito della storia dell’Italia e tocco tanti temi purtroppo molto attuali: guerre, violenze, abusi su minori, scontri di etnie diverse che non sempre sanno integrarsi. Il seguito alla prossima puntata!

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